Questa mattina si è tenuta la riunione congiunta di Assemblea, Direzione e Segretari di Circolo del PD Monza Brianza per parlare di Pace e del complicato contesto internazionale.
Siamo partiti dal documento "Tempo di Pace.Tempo di fermare le armi. Tempo di diplomazia" che abbiamo approvato di recente in direzione provinciale.
Per favorire questo confronto è stato con noi Marco Tarquinio europarlamentare ed ex direttore de L'Avvenire che ci ha aiutato ad analizzare la complessità del contesto internazionale e a guardare alla pace non come una missione impossibile ma come la necessità più urgente su cui tutti siamo chiamati ad impegnarci con priorità totale.
Come ho avuto modo di dire nel mio intervento conclusivo sono personalmente molto convinto che la sinistra democratica e progressista in Europa (e non solo) è in ritardo nel mettere in campo una proposta ed una visione del mondo alternativa alla destra. Destra che in Europa e negli USA ha sposato definitivamente la deriva illiberale, che vuole trasformare le democrazie in democrature guidate dai miliardari come Elon Musk che guidano ed influenzano il mondo controllando quantità di denaro che nemmeno molti Stati possono avere.
La guerra non può mai essere la soluzione per risolvere i gravi problemi che gravano sull'Europa e sul mondo intero.
Serve la volontà di intraprendere percorsi diplomatici ma anche la consapevolezza che Pace vuol dire innanzitutto ricostruire un mondo più giusto. Contrapporre alla destra, sempre più estremista e illiberale, un modello sociale che rimette al centro la lotta al lavoro povero, un'economia che sappia far crescere tutti nel rispetto dell'ambiente e che fondi la propria società sui diritti inviolabili dell'uomo oggi incredibilmente messi in discussione anche nelle democrazie occidentali.
La destra sfrutta le disuguaglianze per raccontare che la democrazia non è in grado di migliorare le cose, mette contro gli ultimi e i penultimi, sdogana un linguaggio che pensavamo perso e si affida anche ad un'iconografia brutale; a noi spetta dimostrare che è vero il contrario e per farlo dobbiamo sapere tenere insieme in Italia ed in Europa i mondi popolari, associativi e politici che condividono l'idea che la democrazia e la giustizia sociale siano la via per ridare speranza e fiducia al mondo.
Ridare forza agli organismi internazionali, rilanciare il processo di integrazione europea, non vendere più armi ai paesi che violano i diritti umani, immaginare soluzioni di pace partendo anche dalle positive esperienze passate sulle autonomie locali ed infine garantire ad ogni popolo il diritto all'autodeterminazione e alla libertà.
Il PD, nato in un contesto molto diverso da quello di oggi, rappresenta un modello che ha nelle sue radici una delle risposte di oggi ovvero saldare non solo in Italia le sensibilità popolari e vicine alle questioni sociali in un alleanza opposta a quella di chi anche nel mondo conservatore guarda ai modelli illiberali e alla destra reazionaria come possibile interlocutore.
C'è chi pochi mesi dopo la fine della seconda guerra mondiale, con ancora le macerie per le strade, ha saputo immaginare l'Europa Unita, oggi noi possiamo immaginare e costruire una nuova internazionale fondata sull'uguaglianza dei popoli
Come Partito Democratico di Monza Brianza continueremo questo lavoro con la consapevolezza che da principale partito di centrosinistra abbiamo una grande responsabilità che vogliamo vivere fino in fondo con coraggio e determinazione.
Non è vero che il mondo ha un destino segnato, che le foto delle deportazioni, l'idea di indebolire tutte le istituzioni internazionali e di violare i diritti umani rappresentino l'unico futuro possibile.
Utopia? Può essere e se anche fosse direi che è cosi giusta che vale la pena provarci. No?
Davvero una gran bella discussione da cui ne siamo usciti tutti più preparati.
Lorenzo SALA, Segretario provinciale del PD di Monza e Brianza