Meloni prenda appunti.
Zan (Pd). “Oggi la Corte di Giustizia europea ha emesso una sentenza storica: l’identità di genere non è subordinata alla chirurgia, non serve quindi la prova di aver effettuato un intervento chirurgico per modificare i propri dati sul genere.
Si tratta di un passo significativo verso il riconoscimento dei diritti delle persone transgender, nel rispetto della Carta dei diritti fondamentali Ue.
Ma mentre in Europa si fanno passi avanti, in Italia siamo fermi al Medioevo.
Meloni prenda appunti: è inaccettabile che manchi ancora una legge chiara e inclusiva per il riconoscimento dell’identità di genere.
Serve una politica che tuteli i diritti di tutte e tutti, che scavalchi le barriere discriminatorie senza compromessi”.
Così in una nota Alessandro Zan, responsabile Diritti nella segreteria nazionale del PD ed europarlamentare.