A partire dalla proposta Usa. La mozione unitaria presentata in Parlamento.
“Riconoscere la Palestina quale Stato democratico e sovrano entro i confini del 1967 e con Gerusalemme quale capitale condivisa, che conviva in pace, sicurezza e prosperità accanto allo Stato di Israele, con la piena assunzione del reciproco impegno a garantire ai cittadini di vivere in sicurezza al riparo da ogni violenza e da atti di terrorismo, al fine di preservare nell’ambito del rilancio del Processo di Pace la prospettiva dei ‘due popoli, due Stati'”. È uno degli impegni per il governo contenuti nella risoluzione unitaria di Pd, M5S e Avs sul Medioriente.
“Sostenere in tutte le sedi internazionali e multilaterali, a partire dal negoziato che si è aperto intorno alla proposta di tregua avanzata dagli USA, ogni iniziativa volta a esigere un immediato cessate il fuoco, la liberazione incondizionata degli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas, la protezione della popolazione civile di Gaza, la fine dell’occupazione illegale dei territori in Cisgiordania, la liberazione dei prigionieri palestinesi illegittimamente detenuti, il pieno afflusso di aiuti umanitari continui, rapidi, sicuri e senza restrizioni all’interno della Striscia, il pieno rispetto del diritto internazionale umanitario”.
Garantire piena protezione agli attivisti della Global Sumud Flotilla
“Intraprendere tutte le azioni necessarie, in ambito nazionale e internazionale, per garantire piena protezione, il rispetto dei diritti e dell’incolumità degli attivisti della Global Sumud Flotilla; a lavorare affinché i corridoi via terra richiesti dalle organizzazioni umanitarie, come Music for peace, possano consentire agli aiuti di raggiungere Gaza in tempi certi e in piena integrità; ad attivarsi sul piano politico e diplomatico per l’apertura di un corridoio umanitario permanente che consenta il pieno afflusso di aiuti alla Striscia”.
“Sostenere, in tutti i consessi europei ed internazionali, la legittimità della Corte Penale Internazionale e a dare piena attuazione ai suoi mandati di arresto, in linea con la normativa italiana di adeguamento allo Statuto di Roma e in virtù del previso obbligo di cooperazione da parte degli Stati membri”, si aggiunge.
Adozione di sanzioni al Governo Israeliano ed embargo totale sulle armi
“Sostenere in sede europea l’adozione di sanzioni nei confronti del Governo israeliano per la sistematica violazione del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario e nei confronti dei coloni responsabili delle violenze in Cisgiordania, inclusa la sospensione dell’accordo di associazione EU-Israele, per le ripetute violazioni dell’art. 2 del suddetto accordo da parte del Governo israeliano e la violazione delle fondamentali regole dello stato di diritto in atto, come denunciato dalle forze di opposizione israeliane”.
“Promuovere l’embargo totale di armi da e verso Israele – prosegue il testo – e sospendere qualsiasi forma di cooperazione militare a partire dal Memorandum d’intesa tra il Governo italiano e il Governo dello Stato di Israele, inclusa la fornitura, l’acquisto e il trasferimento di armamenti e tecnologie, compresi quelli da e verso paesi terzi”.