Ponti (Pd): “Alla Regione chiediamo più borse di studio e spazi per aprire nuovi ambulatori”. La mancanza di medici di famiglia, già da tempo critica, si è aggravata ancora di più. Al 1 settembre scorso i medici in servizi erano 718, a mancare all’appello erano ben 55.
A lanciare l’allarme è il consigliere regionale del Pd, Gigi Ponti che spiega: “La pandemia da coronavirus ha evidenziato le carenze, purtroppo note da anni, della medicina territoriale.
L’Ats della Brianza registra una carenza davvero pesante. Qui mancano 55 medici di base. Ad esempio tre a Desio, tre a Varedo, 5 a Limbiate, 7 a Monza e 4 a Vimercate. Una condizione che rende ancora più difficile la gestione dell’epidemia, in questa fase di grande criticità. I pochi medici di famiglia presenti devono assistere un alto numero di pazienti senza poter contare su alcun sostegno dell’Ats. Sono il primo argine al diffondersi dell’epidemia ma sono lasciati soli”.
“Noi denunciamo da anni – commenta Ponti- la mancanza di medici di famiglia. Più volte abbiamo chiesto di aumentare il numero delle Borse a loro destinate dalla Regione.
Qualcosa abbiamo ottenuto, ma non è stato fatto abbastanza. Ora più che mai la necessità è stanziare risorse per dare incentivi ai neo laureati affinchè si specializzino in medicina generale e destinare loro spazi per aprire nuovi ambulatori.
Questa soluzione va nella direzione di attivare anche in Lombardia strutture analoghe alle Case della Salute, presidi che riuniscono ambulatori di medicina generale e specialistici, indispensabili a garantire la presa in carico a casa dei pazienti”.
ASST della Brianza: “Il progetto di riorganizzazione c’è ma deve accogliere le osservazioni dei sindaci”
Il progetto di riorganizzazione dell’Asst della Brianza è stato stilato ma dovrà tenere conto delle osservazioni dei sindaci.
Il consigliere regionale del Pd Gigi Ponti commenta così la risposta data oggi in aula dall’assessore al Welfare Gallera a una sua interrogazione che chiedeva conto dello stato del progetto di riorganizzazione della sanità territoriale brianzola al quale lavora da mesi un Tavolo tecnico.
“Solo oggi- afferma Ponti- dopo 4 richieste andate a vuoto, abbiamo saputo che il progetto per la nuova Asst brianzola è pronto. Per leggerlo bisognerà attendere almeno una decina di giorni, quando sarà presentato ai sindaci e ai consiglieri regionali. Il timore fondato è che il documento sia ridotto a un atto di pura natura compilativa, mentre doveva essere l’occasione per il rilancio e il riassetto della sanità brianzola, viste le puntuali esigenze espresse dal territorio.”.
“Non può finire qui- conclude Ponti- il tema è troppo importante per essere liquidato con un atto blindato, scritto senza alcun coinvolgimento del territorio. I sindaci dovranno essere coinvolti e le loro osservazioni dovranno essere accolte”.
Gruppo consiliare del Partito Democratico in Regione Lombardia
Comunicato Stampa