Una vasta operazione contro la 'ndrangheta condotta dal Nucleo Investigativo dell'Arma dei Carabinieri nella provincia di Monza e della Brianza (ma anche in altre città lombarde, in Emilia e a Reggio Calabria) ha portato all’emissione di 22 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di 21 italiani e di un serbo ritenuti responsabili di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione e acquisizione indebita di esercizi pubblici, detenzione e porto abusivo di armi ed associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Le attività criminali erano particolarmente fiorenti nel business dei servizi di sicurezza nei locali notturni, nel recupero crediti e persino nell’attività dei rivenditori ambulanti di panini.
“L’operazione di giovedì ci ricorda con moltissima forza il tema drammatico della presenza della criminalità organizzata nella nostra Provincia, tema sul quale tutti non dobbiamo mai abbassare la guardia” dichiara Pietro Virtuani, segretario del PD di Monza e Brianza “Seguiremo con la massima attenzione gli sviluppi della vicenda, consapevoli che la lotta alla criminalità organizzata si vince tutti assieme attraverso le istituzioni e grazie all’impegno di moltissimi cittadini dobbiamo promuovere una cultura della legalità che fornisca alla nostra società gli anticorpi per reagire”.
“Quello che più impressiona è che, secondo gli inquirenti, la 'ndrangheta era talmente ben inserita nel nostro territorio che l'attività di recupero crediti, che rappresenta una grossa fonte di introiti per la criminalità organizzata, non era imposta ma era volontariamente richiesta da insospettabili imprenditori locali per i quali costituiva un modo veloce e sicuro di recuperare il proprio denaro. In realtà questi imprenditori, a volte bisognosi a volte semplicemente ingordi, stringevano un vero e proprio patto con il diavolo in quanto per la ‘ndrangheta era un sistema per inserirsi nelle imprese e instaurare un vincolo difficilmente inquadrabile all’interno della legalità” dichiara Angela Marcella, della segreteria provinciale del Partito democratico di Monza e Brianza. “E’ necessario pertanto che gli imprenditori, ma anche i professionisti (ingegneri, avvocati, commercialisti, medici, architetti …), siano consapevoli e responsabili del proprio ruolo; un’economia sana non può cedere a facili scorciatoie e usare canali non legali, deve resistere ai tentativi di infiltrazione. Un territorio infestato dalla criminalità perde in competitività e credibilità, il danno è enorme per tutti.”