Il PD si mobilita per il ripristino dell'abbonamento "solo treno" e tutelare i diritti dei pendolari. Online la petizione.
15 presidi in altrettante stazioni della provincia di Monza Brianza, una raccolta firme online e cartacea per dire BASTA a Trenord e alla sua gestione fallimentare dei trasporti ferroviari. È la risposta del PD provinciale alla mobilitazione lanciata in tutta la Lombardia per tutelare i diritti dei pendolari a un servizio ferroviario finalmente all'altezza.
"L'ingiusta soppressione dell'abbonamento "solo treno" che dal primo ottobre costringe oltre 25.000 pendolari delle province di Monza e Brianza, Milano e in parte di Lodi a pagare gli abbonamenti fino al 40% in più per avere lo stesso servizio scadente è l'ultimo atto che sancisce il fallimento di Trenord e della gestione leghista di Regione Lombardia in tema trasporti" spiega Pietro Virtuani, segretario provinciale del PD Monza Brianza.
Regione Lombardia, che governa il trasporto ferroviario regionale, nonostante anni di problemi e disservizi continua ad avallare tutte le scelte di Trenord: dal taglio del 5% delle corse fino alla soppressione dell’abbonamento “solo treno”. Lo ha deciso la Regione per mettere più soldi in cassa a Trenord, a fronte di un servizio indecente.
Il PD regionale e sui territori si impegna per garantire ai Lombardi il diritto di viaggiare su treni puntuali, affidabili, confortevoli e puliti, come avviene nel resto d’Europa.
Chiediamo che la Regione Lombardia dichiari concluso l’esperimento Trenord. Chiediamo che la Regione rispetti i pendolari, ripristini gli abbonamenti “solo treno” per i pendolari di Monza, Milano e Lodi che non prendono altri mezzi e rinunci a cancellarli nelle altre province.
Comunicato stampa
Monza, 24 ottobre 2019.