Grazie per l'importante e significativa partecipazione alle manifestazioni per la celebrazione della Festa della Liberazione. Ancora una volta il nostro Partito, noi, siamo stati protagonisti insieme a tanti altri cittadini e alle forze politiche che come noi hanno voluto esserci di una delle giornate più belle e significative per la Storia del nostro paese, dalla quale trarre sempre ispirazione per il proprio impegno politico e civile.
Sebbene siano passati quasi due mesi, non è stato ancora risolto il nodo di quale governo avvierà la XVIII legislatura. Nonostante l'esito elettorale abbia premiato le forze populiste e sovraniste, dopo 50 giorni di tentativi Salvini e Di Maio non sono stati capaci di dare un governo al nostro paese; in questi giorni abbiamo preso atto della nostra sconfitta alle elezioni, ma ora anche a quella di Salvini e Di Maio che non sono stati capaci di incanalare il consenso ricevuto dagli italiani in una prospettiva di governo.
Quello che abbiamo detto dopo il 4 marzo lo ripetiamo tutt'ora; occorre continuare la riflessione che stiamo portando avanti nei Circoli, nelle nostre assemblee di zona, nelle iniziative pubbliche, negli organismi dirigenti, sui motivi che ci hanno portato a raggiungere il risultato più basso della nostra storia politica; sulle cause di ordine generale con cui il nostro tempo ci costringe a misurarci, sui limiti e sugli errori che abbiamo fatto, su quanto di buono siamo riusciti a compiere nella XVII legislatura e sull'eredità che lasciamo al nostro Paese, consapevoli che il riformismo chiama a un impegno costante per realizzare un cambiamento reale, imperfetto, duraturo.
Proprio perché abbiamo visto i nostri limiti e pensiamo di poter fare meglio di così, recuperare un atteggiamento critico e rispettoso nelle discussioni tra noi è il primo passo per costruire una cultura democratica e un Partito più coinvolgente e unito. La situazione nazionale è molto complicata: occorre da un lato un'analisi approfondita degli scenari e delle soluzioni in campo, dall'altro un lavoro a ogni livello per non esacerbare i toni e provocare lacerazioni difficili da ricomporre; la newsletter di oggi è stata pensata per questo.
Un caro saluto
Pietro Virtuani, Segretario provinciale del Partito Democratico di Monza e Brianza