Condividiamo la riflessione del nostro senatore Roberto Rampi sull’elezione del Presidente della Repubblica.
“Avremo modo di tornarci con calma.
Perché il passaggio per l’elezione del Presidente della Repubblica mette a nudo alcuni nodi che da tempo attraversano la nostra società e la nostra Politica.
Inutile negare che sono orgoglioso di aver scritto con convinzione e con riconoscenza il nome di Sergio Mattarella che è un uomo, un politico e un Presidente di straordinario profilo, che garantisce la forza delle istituzioni e anche sul piano internazionale ha ricevuto il massimo apprezzamento.
Quel che non ha funzionato però, ed è bene non nasconderlo, è che le forze politiche così frammentate non siano riuscite ad accordarsi su figure che potessero sviluppare queste capacità per il futuro.
E come ho detto individuarle tra le figure femminili avrebbe avuto un valore aggiunto.
Queste figure ci sono. Ne è ricco il Paese, la società, ma non è stato davvero possibile lavorare in particolare con alcune forze che hanno cercato il colpo di mano e altre che hanno posto veti o non sono state davvero all’altezza.
Non è una valutazione che vale per tutti. Ne si chiude nello stretto campo degli schieramenti politici nuovi o vecchi.
È un tema di fondo. Che ci mette davanti ai limiti del nostro sistema.
Aggravato da un racconto mediatico e social che non aiuta, che è dannoso, e che in gran parte è orientato a delegittimare ancor di più una politica già in difficoltà evidenziando limiti, dando letture banalizzanti e non mostrando invece il molto di importante, di valido, di valore che la abita.
Su tutto ciò dobbiamo lavorare, come cittadini, come appassionati di politica, come partecipanti a soggetti collettivi e democratici".
Roberto Rampi, Senatore della Repubblica