Altri 32 miliardi per lavoratori, imprese, famiglie e sanità. Il Parlamento ha approvato il decreto Sostegni, che permetterà di continuare ad aiutare i lavoratori, le imprese e le famiglie in difficoltà per la crisi e di accelerare la campagna di vaccinazione.
Tra le misure fortemente volute anche dal Pd, si segnalano la proroga della cassa integrazione e del blocco dei licenziamenti, così come lo stanziamento di consistenti risorse contro la povertà e l’emarginazione sociale.
A sostenere tre milioni di imprese, autonomi e professionisti saranno, dopo quelli dei mesi scorsi, nuovi ristori, nuovi contributi a fondo perduto, per un ammontare di oltre 11 miliardi di euro.
Un’altra somma notevole, pari a 5 miliardi, sarà investita nella sanità, a partire dall’acquisto di vaccini e farmaci contro il Covid.
Tra le misure previste dal decreto c’è anche la proroga del reddito di cittadinanza e del reddito di emergenza, a cui verranno destinati rispettivamente 1 miliardo e 1,5 miliardi di euro.
Risorse importanti andranno al turismo, invernale e non solo, così come alla cultura, alla scuola, agli enti territoriali.
È stato raggiunto anche un punto di intesa sulla questione della cancellazione delle vecchie cartelle esattoriali. Il Pd era favorevole ad un intervento di pulizia del cosiddetto “magazzino fiscale”, vale a dire le vecchie cartelle ormai inesigibili, ma era contrario ad un condono indiscriminato, che sarebbe stato iniquo e costosissimo. Positivo, dunque, aver introdotto un limite di reddito e un arco temporale più limitato rispetto a quanto voluto da altre forze della maggioranza.
La crisi economica e sociale che il Paese sta affrontando è grave e le misure necessarie non si esauriscono con quelle contenute nel decreto Sostegni.
Non a caso, ai 32 miliardi di euro distribuiti da questo decreto, con un nuovo scostamento di bilancio si stanno per aggiungere i circa 40 miliardi del decreto Sostegni-bis.