Il caso Pedemontana torna ancora sul tavolo del Consiglio Provinciale, grazie ad una mozione presentata dal gruppo di centrosinistra BrianzaReteComune.

A spiegare le ragioni di questo nuovo documento, il consigliere Francesco Facciuto, primo firmatario del testo: “Regione Lombardia ha adottato una condotta politica omissiva, deprimendo la funzione e la dignità di tutti gli enti locali coinvolti, proprio a partire dalla Provincia.” Secondo Facciuto bisogna “riconoscere questo dato di fatto e predisporre le conseguenti iniziative, mettendo da parte inconcludenti divisioni di schieramento. Occorre diffidare Regione Lombardia dal proseguire la sua azione unilaterale, incompatibile con il doveroso profilo di cooperazione istituzionale che ogni livello politico-amministrativo dovrebbe interpretare.

Venendo al merito, il testo della mozione chiarisce molto bene alcuni punti nodali. Le relazioni tecniche oggi disponibili non sono capaci di consegnare evidenze conclusive circa l’effettiva utilità dell’opera, a fronte di una significativa esposizione finanziaria di Regione Lombardia recentemente documentata anche dalla Corte dei Conti. D’altro canto, l’eventuale realizzazione dell’opera comporterebbe sicuri e gravi costi ambientali, in un quadro territoriale già compromesso.

Chiediamo a tutto il Consiglio Provinciale una presa di posizione forte, aggiunge il consigliere Simone Sironi. “I cittadini ci chiedono un approccio determinato nel proteggere i nostri territori da interventi dannosi e sulla cui utilità resta un evidente punto interrogativo. A tal proposito, inconcepibile non siano state approfondite tutte le necessarie alternative. È bene sia chiaro un punto - prosegue Sironi - non intendiamo concedere carta bianca a nessuno e siamo pronti a intraprendere tutte le azioni che si riterranno necessarie, forti della condivisione con numerosi amministratori pubblici e tantissimi cittadini.

La mozione impegna tra le altre cose la Provincia di Monza e Brianza ad attivare un percorso di supervisione, a partire da uno studio dettagliato dell’impatto trasportistico, di quello ambientale e di quello socioeconomico dell’opera. Sempre sulla mozione, interviene il consigliere Giorgio Monti, da lungo tempo impegnato sul tema Pedemontana:

Molto grave il fatto che le relazioni oggi disponibili sull’ipotesi di una tratta D breve sottostimano in modo significativo l’impatto del tracciato sul parco agricolo P.A.N.E, un’area protetta di grande valore paesaggistico e ambientale che potrebbe ospitare circa il 70% del tracciato. Da questo punto di vista è inaccettabile che lo studio di fattibilità non abbia nemmeno avuto la cura di utilizzare una cartografia aggiornata” conclude Monti.

Il testo della mozione andrà in discussione nella seduta del 3 novembre. Un’occasione che potrebbe essere decisiva lungo il percorso di un’opera controversa e su cui emergono sempre più le obiezioni di componenti via via crescenti dell’opinione pubblica brianzola. 

 

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