La Lega si prenda le responsabilità delle sue posizioni.
Il limite è stato superato. Le dichiarazioni del capogruppo della Lega Romanò sono intollerabili.
La nota del gruppo consiliare provinciale BrianzaReteComune.
Inaccettabile quello a cui abbiamo assistito ieri nella seduta che avrebbe dovuto approvare, tra le altre cose, il secondo assestamento di bilancio, che scade il 30 novembre.
A inizio seduta Santambrogio ha dato comunicazione della scelta di Meroni di rimettere al Presidente le sue deleghe: quello che avevamo chiesto come condizione necessaria perché si potesse ristabilire un quadro di correttezza e ripristinare l’onorabilità dell’istituzione provinciale venuta meno a seguito del noto episodio che ha coinvolto il consigliere leghista.
Dobbiamo dare atto della sincerità delle parole pronunciate ieri da Meroni, che noi non abbiamo mai attaccato dal punto di vista personale ma rispetto al quale abbiamo da subito preteso chiarezza sulle conseguenze politiche della vicenda.
Settimana scorsa, dopo la Commissione Bilancio a cui avevamo scelto di non partecipare, siamo stati noi a cercare un confronto diretto con il Presidente, per capire le intenzioni e le azioni che sarebbero state adottate. Avevamo avuto la rassicurazione sulla remissione delle deleghe del consigliere. E avevamo assicurato, con lo spirito di responsabilità che sempre ci ha contraddistinto, una collaborazione, considerato anche il passaggio della surroga del nuovo consigliere (senza il quale il centrodestra non avrebbe avuto i numeri per proseguire i lavori), se si fossero mantenute quelle condizioni e se non fosse mutato il quadro.
Ieri però quelle condizioni sono saltate a causa dell’intervento del capogruppo della Lega Marina Romanò che ha attaccato un consigliere del nostro gruppo, cercando un’equiparazione tra vicende che nulla c’entrano e le affermazioni di Meroni su Segre. Era evidente il tentativo di gettare discredito andando a colpire in maniera goffa esponenti del nostro gruppo per annacquare il tema del rispetto dei principi costituzionali, dei valori democratici, e la condanna degli orrori della Shoah.
L’intervento del capogruppo Romanò ha confermato che la Lega non ha compreso la gravità delle affermazioni di Meroni e che, di fatto, difendono posizioni che loro stessi avevano definito indifendibili.
Non solo. L’intervento della consigliera leghista, per il modo con cui è stato pensato e pronunciato, ha cancellato l’intervento di scuse di Meroni, con il quale la discussione si sarebbe chiusa, permettendo quantomeno al Consiglio, con i nostri voti, di procedere alla surroga del consigliere mancante.
Ma il limite è stato superato. Lo ha superato il gruppo della Lega con le parole intollerabili del capogruppo.
Non ci si venga a dire che “era necessario un atto di responsabilità nei confronti dell’ente”. Parlano i fatti di questi ultimi anni: abbiamo sempre garantito collaborazione e disponibilità, garantendo i numeri in Consiglio e Commissione, persino sostituendo, noi della minoranza, il rappresentante della Provincia nelle Assemblee degli Enti di cui siamo soci.
Ci siamo mostrati responsabili anche in questa fase, con la permanenza del consigliere Pagani per presiedere la Commissione di settimana scorsa, cercando un colloquio diretto con il Presidente su questa vicenda. Ieri non abbiamo semplicemente abbandonato i lavori dell’Aula. A seguito delle parole della rappresentante leghista, abbiamo ritenuto di dover mettere un punto fermo: avremmo garantito i numeri e la presenza a seguito delle dimissioni di Meroni.
Tentano di rimbalzare su di noi la responsabilità di quanto avvenuto, ma sono loro gli irresponsabili. Il blocco dei lavori è stato causato dalla scelta di Meroni di non voler rassegnare le dimissioni e dalle parole di Romanò.
Santambrogio ritiene che il clima da campagna elettorale può aver “tolto lucidità rispetto ai doveri e alle prerogative che un consigliere deve sempre avere”. Rispediamo al mittente queste accuse. Qui non siamo certo noi a non avere rispetto del nostro ruolo e dei nostri doveri. Non siamo noi quelli che gettano gratuitamente fango su altri consiglieri, come ha maldestramente fatto oggi Romanò.
Sulla vicenda Meroni-Segre, abbiamo sempre distinto il piano personale da quello politico-istituzionale. Sul ruolo da consiglieri, abbiamo fatto in questi due anni più di quanto ci spettasse, prendendoci responsabilità che neanche i consiglieri di maggioranza si assumevano.
Ma a tutto c’è un limite. E la nostra responsabilità deve fare i conti anche con la nostra coerenza e con l’aderenza ai valori e ai principi che guidano il nostro impegno politico.
Il rammarico più grosso è il nostro. Abbiamo discusso e ponderato molto la scelta compiuta.
Lo sappiano i cittadini, gli amministratori locali, i dipendenti della Provincia: noi ci siamo. Ci siamo sempre stati. Abbiamo sempre lavorato per il bene del territorio. Ma il rispetto delle persone non può essere calpestato.
Brianza Rete Comune