Bocciata in Consiglio Provinciale l’adesione alla RE.A.DY., la Rete delle Pubbliche Amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere.
La mozione, proposta dal gruppo di centrosinistra BrianzaReteComune, è stata respinta dal presidente e dalla maggioranza.
“Dobbiamo riconoscere – afferma Vincenzo Di Paolo, capogruppo e firmatario del documento – che la discussione in Consiglio si è svolta in un clima molto sereno. Proprio per questo non comprendiamo la scelta dei consiglieri di centrodestra. La loro richiesta di rinviare la votazione è stata soltanto un tentativo per evitare di prendersi una responsabilità su questo tema. Ci saremmo aspettati un po’ più di chiarezza e di coraggio.”
Lega e Forza Italia hanno cercato di collegare l’argomento in discussione all’esito dell’iter di approvazione del ddl Zan. “Ci hanno detto che i tempi sarebbero stati prematuri per l’adesione a questa Rete – prosegue Di Paolo – la verità è che siamo in ritardo. Sulla lotta alle discriminazioni c’è un ritardo da colmare all’interno della società, per cercare di cambiare con azioni educative una cultura ancora condizionata da pregiudizi.”
RE.A.DY è una rete di Comuni, Province e Regioni che opera dal 2006 e ha l’obiettivo di condividere buone pratiche e promuovere atti amministrativi che diffondano inclusione sociale per le persone LGBTIQ.
“Anche sul nostro territorio provinciale ci sono molte persone, soprattutto giovani, che vivono quotidianamente vessazioni e sofferenze per il loro orientamento sessuale o la loro identità di genere. È a queste persone che occorre dare una risposta. Noi abbiamo proposto uno strumento pratico e concreto all’interno del quale un’istituzione locale come la Provincia potrebbe operare.”
“A parole si sono detti tutti d’accordo con gli obiettivi di fondo della proposta – conclude Di Paolo – salvo poi arrivare a bocciarla con l’ambiguità di argomentazioni incomprensibili. Crediamo sia importante dare come istituzioni un segnale netto: combattere l’intolleranza con tutti gli strumenti a disposizione, accettare le diversità come ricchezza, garantire a tutti la possibilità di vivere i propri affetti e le proprie relazioni in piena libertà. Quella di martedì in Consiglio Provinciale è stata un’occasione persa.”
Vincenzo A. Di Paolo