L’appello del centrosinistra. La scelta di passare alla didattica a distanza, totalmente e in maniera non differenziata per tutte le scuole superiori della Lombardia, non convince. Per questo motivo lanciamo un appello alla Provincia di Monza e Brianza perché, insieme, si possano far valere le ragioni del territorio, andando incontro alle esigenze dei ragazzi e delle famiglie.
Nella nostra Provincia ci sono condizioni per lavorare in sicurezza, intervenendo sugli orari e sui mezzi di trasporto. Siamo pronti a collaborare e dare una mano, a tutti i livelli, perché si trovino soluzioni più rispondenti alle caratteristiche del nostro territorio. La Provincia, in questo, può giocare un ruolo fondamentale, con un piano ben costruito sullo scaglionamento dell’ingresso e uscita dei ragazzi da scuola e un potenziamento del trasporto pubblico. Devono essere definiti chiaramente e coordinati con le scuole i protocolli da seguire, per evitare che scuole della stessa dimensione utilizzino modelli organizzativi completamente diversi, generando ulteriore confusione. Andrebbe inoltre valutata più analiticamente l’efficienza del sistema di didattica a distanza in ciascuna scuola.
La decisione presa da Regione deriva in gran parte dal contesto che vivono le grandi città, le quali hanno situazioni specifiche e diverse. Riteniamo sbagliato che qualsiasi intervento regionale sia uguale per tutti i livelli e tutti i territori. Occorre pertanto farsi sentire perché le grandi città, con le loro problematiche più che legittime, non condizionino tutte le scelte.
Se la situazione precipiterà ulteriormente, è evidente che si dovranno prendere misure ancora più drastiche. Ma partire dalla scuola, indistintamente ovunque, e non da altro, non è corretto.
Facciamo in modo di non togliere con leggerezza ai ragazzi socialità e relazione; mettiamoci davvero ogni energia per salvaguardarne anche solo un pezzetto in più. La scuola è anzitutto palestra di relazione. In questi tempi difficili, in cui proprio le relazioni sono veicolo di un virus che non sappiamo ancora combattere, l’equilibrio tra la prudenza e la tutela della relazione è il grande nodo di ogni comportamento, e la scuola è il luogo che si sta comportando forse meglio di tutti.
Non lasciamo che gli studenti percepiscano l’amaro paradosso di essere la categoria più colpita, non ora, non finché – sperando non accada – non ne saremo nuovamente costretti.
Roberto Rampi – Senatore della Repubblica
Gigi Ponti – Consigliere Regionale
Pietro Virtuani – Segretario Provinciale PD
Vincenzo Di Paolo – Capogruppo in Consiglio Provinciale
Concettina Monguzzi – Sindaco di Lissone
Alberto Rossi – Sindaco di Seregno
Roberto Corti – Sindaco di Desio
Maurilio Longhin – Sindaco di Cesano Maderno